IL CULTO UNIVERSALE Suresnes, 23 settembre 1923

Amati di Dio, prima dell’inizio del Servizio vorrei dire qualche parola per introdurre il Culto Universale

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Cos’è questo Culto Universale, questa Chiesa di Tutti? Anche se nella sua infanzia, è la religione del giorno e la fede di domani. Ma che religione è? È la stessa religione di cui Gesù Cristo ha detto: “Non sono venuto a dare una nuova legge, sono venuto a dare la vecchia legge”. Dunque, questo nuovo Messaggio, che cos’è? È lo stesso vecchio Messaggio che è sempre esistito. I lavoratori di questo Messaggio sono sacerdoti? No, sono i soldati dell’esercito della pace, l’esercito che lavora per creare pace nelle diverse religioni di questo mondo, che hanno discusso e litigato e si sono tenute lontane l’una dall’altra, considerando le reciproche religioni come qualcosa di sbagliato. Allora qual è la nostra idea in questo Servizio? La nostra idea in questo Servizio è imparare, qui noi impariamo qualcosa. Impariamo da questo Servizio che la saggezza, ovunque e in qualunque epoca sia venuta nel mondo, era un’unica e medesima verità, la verità che è la sola religione, ed è la verità che salverà. Allora non è la religione di Cristo, senza limitare il Maestro solo a un certo periodo e solo a un certo libro? Per la persona riflessiva è il Messaggio di Cristo. Ma non è anche il Messaggio di Buddha, di Maometto, di Mosè, di Abramo e di Salomone? Sono venuti con molte verità o sono venuti con una verità? Se sono venuti con molte verità, ci devono essere molti Dei, e se ci sono molti Dei e molte verità, allora non possiamo capire la lingua l’uno dell’altro, al di là della lingua, non possiamo capire l’uno il cuore dell’altro. Ma non è così. Possiamo capire il cuore l’uno dell’altro, anche se non riusciamo a capire la lingua l’uno dell’altro. Ma questo cosa ci insegna? Ci insegna che in questo mondo di varietà, in questo mondo di nomi e forme, dove ci vediamo separati e divisi, individualmente e collettivamente, essendo nazioni e religioni diverse, in quello spirito siamo la stessa cosa, e in quello spirito possiamo unirci. Può essere la religione che può separare per un solo momento i figli di Dio l’uno dall’altro nel nome della fede, nel nome della religione? Dove sta la vera felicità? Nella comprensione reciproca, nella nostra unità reciproca, nella nostra armonia reciproca. Immaginate i problemi che l’umanità ha attraversato negli ultimi anni, questi problemi sembrano finire? Niente affatto. Se i problemi sembrano finire in una forma, allora si presentano in un’altra forma. Sembra un avvelenamento del sangue, per cui se una ferita è guarita, trova sfogo da qualche altra parte. E come si può purificare il mondo e superare questa difficoltà? Non con attività politiche e finanziarie. No, la religione è la guarigione del mondo dell’umanità. E quale religione? Non questa o quella religione. “La” religione, l’unica religione. La religione che è la religione di Indù, Musulmani, Cristiani, Ebrei e di tutti. Perché tutti noi, qualunque sia la nostra casta, il nostro credo, la nostra razza, la nostra nazione o la nostra religione, possiamo unirci solo in Uno, e cioè nell’unico Dio e nella verità. E la nostra sola felicità è in questa unità che ci unisce in Dio e nella verità. Che Dio vi benedica.